Above The Tree, l’intervista

Io: Mi ha sempre incuriosito questa cosa, anche se te lo avranno chiesto praticamente tutti, ma come mai suoni indossando una maschera dalle fattezze di un uccello? Presumo che la cosa sia collegata anche al tuo moniker.

Above The Tree: La maschera è il moniker sono una cosa che si rincorre. Non saprei più dire se è nato prima uno o l’altro. Il pollo come spirito guida comunque è quello che mi muove durante i live.

Io: Qualcuno ha definito quello che suoni come blues. Io non gradisco tanto il blues canonico ma, in passato ho gradito le cose di John Spencer & The Blues Explosion (come i nostri cloni italiani che però non hanno avuto il coraggio di mantenere il nome Bud Spencer Drunk Explosion, rinominatisi in Bud Spencer Blues Explosion). Tu ti definisci blues o in altro modo?

Above The Tree: Il blues è sicuramente dentro le mie composizioni. Anche se c’è molto altro. I bluesmen delle origini mi hanno sempre incuriosito per la totalità del loro fare musica più vicina al concetto primordiale rispetto al mero intrattenimento. Musica dell’anima è qualcosa che mi rappresenta.

Io: Il tuo passato da artista a tutto tondo si perde nella notte dei tempi, dai M.A.Z.C.A fino a finire dentro Stregoni. Come sei finito a collaborare con Stregoni e come vivi e senti quel progetto?

Above The Tree: Stregoni è il mix che racchiude il mio fare musica in cui l’errore non esiste e il fare artistico concettuale. Collaborare con personalità tanto differenti tra loro e da noi aggiunge molto. Riuscire a dare forma concreta ad un’idea è qualcosa che non riesce spesso. Io e Johnny Mox siamo riusciti a rendere reale qualcosa che fino a prima poteva vivere solo nella fantasia.

Io: Un tempo leggevo un sacco di riviste musicali invece oggi, ormai, leggo solo le due pagine dedicate alla musica pubblicate nel giornaletto dei soci coop. Nelle interviste chiedono sempre un disco, un libro e un film. Quindi vorrei sentire anche tu un disco, un libro e un film di cui hai usufruito ultimamente.

Above The Tree: Ascolti: Blue Hawaii. Film: Devil at the cross road. Libri: La musica primitiva.